Nell’esposizione di questo museo sono presentate in tutti i dettagli le scene di tortura e morte di persone condannate, rinchiuse e sottoposte a durissime torture tra le mura di una prigione medievale. Tutti i reperti del museo sono stati realizzati con la massima autenticità.
Figure di persone sono realizzate a grandezza naturale e vestite con abiti antichi, quando lo sguardo cade su una bambola il freddo scorre lungo la schiena. Un’enorme varietà di strumenti di tortura, realizzati in modo così coscienzioso che le gambe si intorpidiscono e la pelle d’oca corre lungo la schiena. Il luogo è molto inquietante, e se si considera che nelle sale di tortura separate c’è una voce fuori campo con urla e pianti dei moribondi.
È semplicemente inquietante. Dà l’impressione che i visitatori lascino la realtà per un film dell’orrore, dall’altra parte dello schermo, e nessuno sa quando torneranno. Questo museo è controindicato per le persone che hanno i nervi e la psiche deboli. Questo spaventoso museo si trova nella città di Mdina. Non è una grande città di poche centinaia di persone. Un tempo nella città viveva l’aristocrazia locale, essa (aristocrazia) ed era lei (aristocrazia) a decidere il destino degli abitanti dell’isola.
Oggi migliaia di turisti vengono a Mdina, una città molto bella e accogliente con gente ospitale. Qui ci sono molte attrazioni, un’architettura molto bella. È difficile credere che nel Medioevo questa piccola città incutesse timore a tutti gli abitanti dell’isola.
Informazioni sul museo.
L’esposizione è stata organizzata in una stanza che un tempo era una prigione. All’ingresso ci sono i cosiddetti cuscinetti, che venivano messi intorno al collo del malcapitato e lo costringevano a starci dentro. I turisti più divertenti, prima di andare a vedere l’esposizione, si divertono a farsi fotografare con questi cuscinetti al collo. Il luogo del museo non è stato scelto per caso.
Durante il Medioevo, l’Inquisizione prese il potere. L’Inquisizione creò delle catacombe nei sotterranei, in cui vennero create delle stanze, in cui i prigionieri venivano messi e poi torturati. Molte persone innocenti morirono per mano dell’Inquisizione. La particolarità è che il museo si trova proprio nelle catacombe, dove un tempo c’era una prigione.
La sala del museo è un luogo freddo e scarsamente illuminato, quando i turisti incauti vi arrivano si rimpiccioliscono, tanto è inquietante l’atmosfera, un lungo corridoio umido con telecamere su entrambi i lati. le telecamere sono attrezzate in modo molto naturale, proprio come nel Medioevo. I boia e le vittime sono fatti di cera, ma con grande maestria. Tutte le figure umane a grandezza naturale sono vestite con abiti medievali.
Le bambole vittime sono colorate così abilmente che è impossibile distinguerle da una persona viva, e gli strumenti di tortura sono impossibili da distinguere dall’originale, con tanto di accompagnamento sonoro. Il Museo della Tortura è unico anche perché possiede la più grande collezione di vari strumenti di tortura. Si tratta di pinze spagnole, ghigliottine e molto altro. Il punto forte di questo museo è la guida. La guida interpreta il custode con la gobba e conduce la visita.
Questo museo è chiaramente destinato a persone con una psiche e un sistema nervoso molto forti.
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